Il problema dell’eccesso ponderale ha da tempo raggiunto proporzioni significative e non trascurabili a livello mondiale. In Italia attualmente 4 adulti su 10 hanno un problema di sovrappeso o obesità, rispettivamente 31,6% e 10,8%, dati peggiori per la popolazione anziana che è mediamente più sovrappeso. Il quadro più preoccupante è però quello di obesità infantile in forte crescita negli ultimi anni, al 2019 (dati più recenti) 3 bambini su 10 hanno un problema di eccesso di peso.

È già nota la correlazione diretta e forte fra sovrappeso/obesità fra obesità pediatrica e adulta e tutto ciò significa che bambini sovrappeso hanno un rischio più alto di esserlo anche da grandi.

La dimensione del problema obesità ha ormai raggiunto caratteri epidemici ed è maggiore nei paesi industrializzati, in cui si vive con maggiori comfort.

Se la cosa non determinasse risvolti negativi sullo stato di salute avrebbe poco senso parlare di “problematica” ma purtroppo non è così.

L’obesità è fra i maggiori fattori di rischio per tante patologie, di seguito un “breve” elenco:

1. Malattie cardio-metaboliche e respiratorie
   

• ipertensione
• diabete mellito
• ipercolesterolemia
• aterosclerosi
• ictus e infarti
• sindrome metabolica
• apnee notturne
2. Malattie tumorali
   

• endometrio
• ovaio
• mammella (post menopausa)
  
• rene
• colon-retto
• colecisti
• pancreas
• prostata
3. Malattie osteoarticolari (tutte che si presentano con dolore)
   
   • osteopatie
   • artropatie
   • tendinopatie
4. Conseguenze sociali e psicologiche

Questa didattica elencazione di terminologie mediche che descrivono condizioni patologiche serve solo per far capire che l’obesità è una condizione contro cui bisogna lottare, a volte per la vita!

CHI È OBESO, PURTROPPO, VIVE MENO

Uno studio di coorte condotto su 3,6 milioni di persone e pubblicato su Lancet il 30 ottobre 2018 ha mostrato che gli individui che presentano sovrappeso o obesità hanno un rischio di mortalità più alto rispetto ai normopeso e vivono mediamente 4,2 anni in meno gli uomini e 3,5 anni in meno le donne.

Tuttavia un obeso può anche essere metabolicamente sano e presentare rischi minori rispetto agli obesi non sani. Una recente revisione “Metabolically Healthy Obesity, Matthias Blüher” ha messo in luce proprio questo aspetto: l’obesità metabolicamente sana (MHO).

Questo vuol dire che l’obesità non è sempre un fattore di rischio? Ahimè la risposta purtroppo è sì, l’obesità è un fattore di rischio anche se non determina conseguenze a livello metabolico.

Quello che è stato dimostrato da questa revisione è che ci sono “fasi di latenza” in cui l’obesità non dà complicanze ma che prima o poi qualcosa viene fuori. La MHO non è una condizione sicura.

CRITERI “DIAGNOSTICI” PER MHO

Per parlare di obesità metabolicamente sana sono stati proposti i seguenti criteri:

1. BMI > 30kg/m^2
2. Trigliceridi < 150mg/dL
3. HDL > 40mg/dL (uomo) o > 50mg/dL (donna)
4. Glicemia < 100mg/dL
5. Pressione arteriosa <= 135/85mmHg
6. Nessun episodio cardiovascolare
7. Nessun farmaco assunto per dislipidemie, diabete e ipertensione

COSA FARE PER COMBATTERE LA PROBLEMATICA?

Sensibilizzare la popolazione a rischio attraverso campagne mirate è imperativo e imprescindibile, perché persone che non sono sensibili ad un problema non sono recettive agli stimoli. Fatto questo si aprono le porte all’educazione alimentare e all’attività fisica che rimangono ad oggi gli unici due metodi realmente efficaci nel trattamento dell’obesità e della sua prevenzione.

Per approfondire

https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/sovrappeso?tab-container-1=tab1

https://www.wcrf.org/dietandcancer/body-fatness-and-weight-gain/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30389323/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32128581/